Serata particolarmente partecipata ed interessante sabato 27 novembre all’hotel Holiday Inn di Rimini per la presentazione da parte dell’autrice Enrica Bonaccorti del suo nuovo romanzo “L’uomo immobile”.

L’intermeeting organizzato dal Lions Club Rimini Riccione Host ha visto la partecipazione del nostro club San Marino undistricted e del Club di Santarcangelo.

La scrittrice-conduttrice radiofonica è certamente un personaggio poliedrico, con un lunghissimo curriculum professionale che l’ha portata a interpretare ruoli che spaziano da quello dell’attrice teatrale, all’autrice di testi di canzoni intense e di atmosfera e fascino come “La lontananza” ed “Amara terra mia”, scritte per Domenico Modugno, a quello di sceneggiatrice e di autrice di romanzi.

Enrica, ha accompagnato l’attento uditorio nel mondo situato fra il dramma e la speranza, fra la sofferenza e l’amore, fra il vissuto ed il futuro, il mondo dell’ ”Uomo immobile”.

Partendo dalla descrizione di una condizione fisica definita “Locked in syndrome” o Sindrome del chiavistello, drammatica patologia conseguente ad un evento traumatico o trombotico in cui il paziente a causa del livello neurologico della lesione è cosciente e sveglio, ma incapace di muoversi volontariamente e di comunicare con gli altri per la paralisi di tutti i muscoli volontari del corpo, eccetto le palpebre, l’Autrice si è mano a mano introdotta nel mondo dei sentimenti e degli affetti personali della persona colpita da questa malattia.

Il romanzo, il cui titolo non è una metafora, ma una drammatica condizione fisica, in parte ispirata dalla vicenda umana del giornalista parigino Jean-Dominique Bauby, che, affetto da questa grave inabilità, solo con il movimento della palpebra sinistra riuscì a dettare il romanzo “Lo scafandro e la farfalla”, non è tuttavia la mera rappresentazione della situazione fisica del protagonista, ma piuttosto è una delicata e coinvolgente storia d’amore.

Questa love story in una condizione estrema, vede l’uomo immobile, rispondere “rumorosamente” dentro la propria testa e manifestando reazioni decisamente negative verso l’arida moglie Elsa, che non gli ha dato né gli dà serenità, mentre reagisce con dolcezza e positività alla presenza di Anna, medico con cui aveva in precedenza un rapporto umano ed affettivo culminato nella notizia di una vita in arrivo, la quale accende una luce nel buio mondo della sofferenza e del dramma.

E’ un delicato romanzo nato non da un’elaborazione di fantasia dell’Autrice, ma da uno spunto vero, basato su quanto raccontato ad Enrica Bonaccorti dallo zio eminente neurologo, e raccolto in un primo momento in una short story .

E’ evidente come una vicenda in cui il classico triangolo fra lui, lei e l’altra si sviluppa in un contesto così estremo ed in un campo dove si mescolano scienza, coscienza, emotività e credo personale non possa non suscitare reazioni ed opinioni le più varie e spesso contraddittorie.

Di certo appare importante come, senza i condizionamenti indotti da ideologie o convinzioni politiche, ci si debba porre di fronte a questa come alle altre vicende drammatiche della vita umana con il rispetto e l’attenzione che esse meritano.

Indovinata la definizione del romanzo data dalla Bonaccorti stessa: “Una grande storia d’amore ai confini tra la vita e la morte, ma anche una riflessione su un tema di controversa e scottante attualità”.

Al termine del Meeting i presidenti dei tre Club, Monica Sardonini del Lions Club Rimini Riccione Host, Daniele Cesaretti del San Marino Undistricted e Giovanna Ollà del Santarcangelo di Romagna hanno consegnato ad Enrica Bonaccorti i guidoncini dei Lions, concludendo una serata di numerosa, attenta e partecipata presenza.

Tratto da un articolo del Lion Maurizio Della Marchina.