La giornata organizzata dal Lions Club San Marino all’interno della comunità di San Patrignano, Sabato 5 Giugno 2010, ha riscosso un notevole successo;circa 40 i partecipanti, tra soci e famigliari, che hanno potuto visitare e conoscere una realtà a noi vicina geograficamente ma forse poco conosciuta nei suoi aspetti sopratutto umani ma anche imprenditoriali ed organizzativi.

Prima tappa la cantina dove si producono dei vini conosciuti ed apprezzati a livello italiano se non europeo.

Poi gli allevamenti per la produzione di carne e di latte che vengono utilizzati all’interno della comunità ma da cui si traggono anche gli ottimi prodotti che vengono commercializzati all’esterno.

Grande impatto emotivo il pranzo insieme a tutti i ragazzi della comunità consumato nella grande sala refettorio: vedere questa moltitudine di ragazzi, la maggior parte sui 18-20 anni e sapere che dietro ognuno di loro c’è una storia di droga da cui cercano di uscire da una sensazione strana.

Fin dalla mattina e per tutta la giornata ci hanno accompagnato 3 di questi ragazzi: Carlo Alberto, Angelo e Alessia che dopo il pranzo ci hanno portato a vedere l’ospedale e gli ambulatori della comunità spiegandoci come le la droga colpisca in maniera devastante il fegato e la dentatura, oltre naturalmente al grandissimo rischio delle malattie infettive, le più conosciute delle quali sono l’epatite e l’ AIDS.

Nell’incontro nel teatro, dove ci siamo successivamente recati, i tre ragazzi ci hanno poi raccontato la loro storia ed hanno risposto alle nostre domande. Un incontro di grande intensità emotiva: Carlo Alberto, Alessia ed Angelo ci hanno commosso e sorpreso allo stesso tempo, raccontandoci con una tranquillità ed un distacco incredibili, di come sono caduti nella spirale della droga e di come stiano cercando di uscirne.

Abbiamo poi visitato diversi laboratori dove i ragazzi lavorano. Il lavoro fa parte del percorso di recupero.

In tutti questi luoghi c’è sempre la ricerca dell’eccellenza per cui i prodotti “made in San Patrignano” sono sempre di alta qualità.

Abbiamo visto il laboratorio di stampa dei tessuti e della carta, il laboratorio di produzione di cornici, di produzione di peluches e poi abbiamo visitato il laboratorio dei fabbri dove si fabbricano ancora delle “opere d’arte” come ai tempi antichi.Abbiamo poi visto il canile e l’allevamento di cani ed abbiamo visto altri laboratori dall’esterno senza visitarli.

San Patrignano è una città,e come tale ha anche asilo, scuola elementare scuola media, auditorium polivalente, palestra ecc.

Abbiamo passeggiato lungo le sue stradine immerse nel verde, incontrando sempre tanti ragazzi, fino ad arrivare al maneggio al coperto ed al campo da equitazione dove si svolgono importanti gare di salto ad ostacoli, come il Challenge Vincenzo Muccioli giunto alla quinta edizione.

Non dimentichiamo che San Patrignano è nell’eccellenza anche in questo campo avendo un rinomato allevamento di purosangue.

Uscendo nel tardo pomeriggio da San Patrignano pensavamo alle tante cose che abbiamo visto e all’opera grandiosa voluta e creata da Vincenzo Muccioli, ma sopratutto credo che a tutti sia rimasta nel cuore l’immagine di tutta questa gioventù che lavora e lotta per riuscire a ricostruirsi una vita, anzi per salvarsi la vita perché la droga distrugge l’individuo e porta alla morte sociale e fisica.