“L’ignoranza o l’indifferenza delle opere e dei momenti degli avi è la maggiore sventura di un popolo”.Per poter dare un consapevole ed utile servizio alla comunità, nei vari modi in cui questo può avvenire,prima dobbiamo avere la conoscenza della nostra storia e di ciò che i nostri antichi padri hanno hanno pensato e deciso prima di noi.Così ha commentato il presidente Augusto Gatti la serata Lions del 27 Novembre 2009, prendendo spunto dalle parole del filosofo del risorgimento italiano Vincenzo Gioberti. Il relatore della serata, l’arch.Leo Marino Morganti, noto professionista e studioso di architettura storica sammarinese, ci ha intrattenuti sul tema: Dal “Monasterio montis cui vocabulum est Titas” al Convento di Santa Chiara. Origine e formazione della Città antica.
L’architetto Morganti dopo averci parlato delle antiche origini della Città di San Marino, cercando di discernere tra leggenda e storia, ci ha intrattenuto in particolare sul complesso architettonico del Convento di Santa Chiara di cui quest’anno ricorre il 400° della fondazione.
Con la suo eloquio piacevole e coinvolgente ci ha fatto rivivere quegli anni lontani parlandoci di come sia nato e cresciuto il Convento delle Clarisse, e di quanto sia stato importante nella vita del paese presentandolo non solo nell’aspetto architettonico ma anche inserendolo nel contesto storico e di costume delle varie epoche che hanno accompagnato la sua vita a partire dal XVI secolo fino ai nostri giorni.
La proiezione di rare immagini della fine del 1800 sulla vita e sulle strutture del Convento, ed anche immagini dello stesso negli anni 70 del secolo scorso, dopo l’abbandono da parte delle suore Clarisse, hanno reso ancor più interessante la relazione.