Il Presidente della Banca Centrale di San Marino Prof.Biagio Bossone: “San Marino, si deve cambiare”.Apertura, almeno parziale, verso l’Unione Europea. Limitare la dipendenza dall’Italia. Rivedere il ruolo della P.A.
Questi i passaggi chiave dell’intervento che il Presidente di BCSM Biagio Bossone ha esposto, lunedì 26 Ottobre al ristorante La Fratta, davanti ai numerosi soci del Rotary di San Marino e del Lions Club San Marino.
“Non può esistere sviluppo sostenibile senza una finanza che sappia coinvolgere le persone, e non può esserci sviluppo senza una finanza solida – ha sottolineato. Oggi la crisi economica mondiale affonda le sue radici nella finanza”.
Su che finanza si deve puntare? Bossone è chiarissimo: “deve essere innanzitutto concorrenziale, ma che allo stesso tempo deve poggiare su basi stabili, durature nel tempo, e che sia in grado di aiutare le persone a gestire i rischi”. “Possiamo uscire dalla crisi solo se maturiamo una visione a lungo periodo, pensando a quello che vogliamo essere. E’ necessario avviare un dialogo e fare delle scelte” ha aggiunto.
Il futuro della finanza, secondo il professore, “dovrà fare leva su un sistema diversificato altamente competente”, si dovrà avvalere di “risorse umane ad alto profilo” e dovrà essere “trasparente, aperto, internazionalizzato e competitivo”.
“Dovremo anche chiedere sostegno a Banca Mondiale per realizzare le riforme necessarie” prosegue Bossone. Riforme che, chiarisce, “dovranno abbracciare anche altri settori. La Pubblica Amministrazione, ad esempio, deve essere ripensata: lo Stato ha bisogno di una struttura più agile. Ci sono molte sacche che consumano ricchezza, come ci mostra la bilancia dello Stato”.
“Ed è importante rivedere il ruolo della Repubblica nel contesto europeo. Oggi San Marino deve far parte del villaggio globale”- ha concluso Bossone.” Il Titano deve interagire con l’Unione Europea, anche se questo significa rinunciare ad alcuni privilegi”.(Tratto dal giornale “La Tribuna” di Mercoledì 28 Ottobre 2009)