Vini e vigneti: tradizione, passione e qualità nel 30° anniversario della fondazione del Consorzio Vini Tipici di San Marino,  Venerdì 9 Ottobre 2009 alla Taverna.  Metti una sera a cena i soci del Lions Club San Marino a parlaredi vino, ed è subito festa. Una esplosione d’allegria. Un autentico inno alla gioia nel nomedel dio greco Dioniso – ah le Menadi, le Baccanti di Euripide ornate di veli e cinte d’alloro – o se preferite la romanità più vicina a noi, di Bacco. Metti poi che a cantare in prosa le lodi al vino siano due autorevoli esponenti del Consorzio Vini Tipici di San Marino quali Renzino Gobbi e Leonardo Lonfernini, e il gioco è fatto. Il successo del meeting lionistico, garantito. 

Così, il presidente Augusto Gatti – felice intuizione la sua, complimenti! -, non poteva iniziare il suo anno di presidenza che con un brindisi. Un cin-cin beneaugurante con il classico spumante brut Riserva Titano destinato ai momenti importanti a cui tutti, nessuno escluso, si sono uniti con entusiasmo. E slancio amicale. E libare “Ne’ lieti calici che la bellezza infiora e la fuggevol ora s’inebri di voluttà…” – per dirla con Giorgio Germont nella Traviata di Verdi – è stato un vero balsamo per le papille gustative e… per il cuore di tuttii commensali. 

Poi, come si conviene ai momenti felici, quelli baciati dalla fortuna di trovarsi in piacevole compagnia delle nostre belle ed eleganti signore, la serata è proseguita nel pieno rispetto del protocollo lionistico condotto dal nuovo cerimoniere Marcello Bollini (le cariche al Lions club durano un anno, ndr) che, dopo aver presentato Peppino Della Balda e Bianca Bernabei del Lions Club Irnerio Bologna e il vostro cronista socio del Lions Club Rimini-Riccione Host ospiti di Alba Baredi e Carlo Canini, ha ceduto la parola al presidente Augusto Gatti che, dal canto suo, ha illustrato le figure professionali dei relatori Renzino Gobbi e Leonardo Lonfernini e il tema della serata: “Vini e vigneti: la cultura del vino a San Marino”. 

Un excursus, quello del presidente Gatti, volto a ridare slanci vitali alle tradizioni vitivinicole autoctone, alla passione per l’agricoltura e la cura delle vigne, alla qualità delle uve e dei vini prodotti dal Consorzio Vini Tipici di San Marino che, alla prova dei fatti (ogni pietanza preparata dagli chef della Taverna ha trovato via via nel Tessano – prestigioso vino rosso invecchiato in botti di rovere -, nel Brugneto – classico rosso -, nel Roncale – bianco nobile riscoperto dall’antica tradizione sammarinese – e nell’Oro dei Goti, un passito di uve moscato capace di far vedere il paradiso anche al più grande dei peccatori. Una marcia trionfale intrisa di dolcezza, l’Oro dei Goti, che ci ha riconciliati con le amarezze della professione e… della vita), ha trovato tutti d’accordo.

Tutti felici e contenti. Compreso il vostro cronista che ha avuto il privilegio di registrare alcune dotte affermazioni sul vino: “Dio ha fatto l’acqua, ma l’uomo ha fatto il vino” (Victor Hugo). “Il vino è il canto della terra verso il cielo” (Luigi Veronelli). “Il vino è uno dei migliori segni di civiltà nel mondo” (Ernest Hemingway) capaci di arricchire il proprio bagaglio culturale. Poi, s’è vero come è vero che il vino fa cantare, il pensiero è corso veloce alle celebri romanze del melodramma italiano: “Viva il vino spumeggiante, nel bicchiere scintillante, come il riso dell’amante mite infonde il giubilo / viva il vino ch’è sincero che ci allieta ogni pensiero e che annega l’umor nero nell’ebbrezza tenera…” dalla Cavalleria Rusticana di Pietro Mascagni; “Innaffia l’ugola, trinca e tracanna, prima che svampino canto e bicchier/ questa del pampino verace manna di vaghe annugola nebbie il pensier/ chi all’esca ha morso del ditirambo spavaldo e strambo beva con me, beva con me…” dall’Otello di Arrigo Boito musicato da Giuseppe Verdi. 

Insomma: parlare di vigne, di uva, di vino… è stato un piacere dei sensi e un esercizio culturale di vita. Così, il dibattito, ha infervorato chi, come Peppino Della Balda, vive la sammarinesità in modo totale tanto da invitare il presidente Gatti a farsi parte diligente di una proposta che, durante i meeting del clubservice sammarinese, vengano serviti soltanto vini doc prodotti e commercializzati dal Consorzio Vini Tipici di San Marino. “Una volta in Giappone – ha ricordato Peppino – durante un pranzo ufficiale il Console sammarinese ci fece servire del buon vino sammarinese, che risultò gradito a tutti. Fu una piacevole sorpresa, una cortesia e un biglietto da visita dei più intelligenti”. In bella evidenza anche gli avvocati Gigi Lonfernini, Manuel Micheloni e il dottor Daniele Cesaretti di cui, quale presidente della Federciclo sammarinese, ci è venuta alla mente una sua celeberrima tesi: “E’ più facile trovare una persona capace di illustrare le proprietà organolettiche di un bicchiere di vino di coloro rosso rubino con tonalità violacee in gioventù brillante; profumo vinoso, fresco, fruttato; sapore pieno, morbido ed armonico ecc…; che le qualità fisiche e tecniche di un atleta”. Strano, ma vero! 

Per il resto, la serata è proseguita con la consegna ai soci lions Conrad Mularoni e Olmar Poggiali della medaglia 100% del Lions International, mentre per ciò che attiene l’attività del club-service, lunedì 26 ottobre presso il ristorante La Fratta, si terrà l’intermeeting promosso dal Rotary Club San Marino e dal Lions Club San Marino Undistricted a cui parteciperà, quale ospite d’onore, il presidente della Banca Centrale di San Marino, dott. Mario Bossone.

GIORGIO BETTI

Pubblicato su San Marino oggi di lunedì 12 ottobre 2009